lunedì 17 novembre 2025

🌟 Nicholas Rodney "Nick" Drake: Il Poeta Malinconico del Folk


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Nicholas Rodney "Nick" Drake (Rangoon, Birmania, 19 giugno 1948 – Tanworth-in-Arden, Inghilterra, 25 novembre 1974) è oggi riconosciuto come uno dei cantautori folk più influenti del XX secolo. Nonostante una carriera brevissima e trascorsa quasi completamente nell'ombra, la sua musica ha guadagnato uno status di culto postumo, trasformandolo in una vera e propria leggenda.


📜 Vita e Storia

Infanzia e Formazione

Nick Drake nasce in Birmania (oggi Yangon), dove suo padre, Rodney Drake, lavorava. La famiglia tornò in Inghilterra nel 1950, stabilendosi a Tanworth-in-Arden, nel Warwickshire, in una casa chiamata "Far Leys". Cresciuto in un ambiente agiato e colto, Nick e sua sorella maggiore, l'attrice Gabrielle Drake, assorbirono la passione per la musica dai loro genitori.

Dopo aver frequentato la Marlborough College, dove si distinse in atletica e come capitano di alcuni giochi, Drake si iscrisse all'Università di Cambridge per studiare Letteratura Inglese nel 1967. In questi anni, la sua attenzione si spostò sempre più verso la musica, in particolare il folk, sviluppando uno stile chitarristico unico e composizioni di una rara sensibilità. Abbandonò l'università dopo solo un anno per dedicarsi completamente alla carriera musicale, unendosi alla Island Records.



Carriera e Isolamento

La sua carriera discografica fu fulminea e caratterizzata da un'estrema timidezza e un profondo auto-isolamento. Drake era terrorizzato dalle esibizioni dal vivo e non amava le interviste. Raramente lasciava il suo appartamento a Londra e viveva in modo essenziale, senza nemmeno il telefono. Il successo commerciale gli sfuggì completamente in vita.

Tra il 1969 e il 1972, pubblicò tre album in studio, tutti prodotti da Joe Boyd (con l'eccezione di Pink Moon) e distribuiti dalla Island Records.

  • 1969: Five Leaves Left

    • L'album di debutto, registrato in parte mentre era ancora a Cambridge, è un esordio "folgorante" (OndaRock). Contiene brani fondamentali come "River Man" e "Day Is Done". La produzione presenta arrangiamenti orchestrali curati da Richard Hewson e Harry Robinson, e vede la partecipazione di membri dei Fairport Convention, come Richard Thompson. Il titolo, come una famosa curiosità, è un riferimento alla scritta che appare sulle cartine da sigarette Rizla quando ne restano solo cinque, simboleggiando forse una vita breve.

  • 1970: Bryter Layter

    • Questo secondo lavoro è il più "pop" e arrangiato, con sezioni d'archi e fiati, e la partecipazione di membri dei Fairport Convention (tra cui Dave Mattacks e Richard Thompson) e dei Velvet Underground (John Cale). Nonostante le aspettative, anche questo album vendette poco. Brani notevoli includono "Northern Sky" e "Hazey Jane II".

  • 1972: Pink Moon

    • L'ultimo album in studio è il più personale, scarno e sincero. Fu registrato in sole due notti alla Sound Techniques di Londra, con il produttore John Wood. Dura meno di 30 minuti ed è costituito quasi interamente dalla sola chitarra acustica e voce di Drake, riflettendo la sua crescente disperazione. La leggenda narra che lasciò una copia master alla reception della Island Records senza dire una parola. Questo disco, con brani come "Pink Moon" e "From the Morning", è oggi considerato il suo capolavoro e un album di culto.

Gli Ultimi Anni


Dopo l'insuccesso di Pink Moon, Drake si ritirò a vivere a tempo pieno nella casa dei suoi genitori, "Far Leys". Afflitto da una grave depressione, fu convinto dalla famiglia a consultare uno psichiatra e gli fu prescritto l'antidepressivo Triptizol.

Nick Drake morì la mattina del 25 novembre 1974 nella sua stanza a "Far Leys" a causa di un'overdose di Triptizol. L'ipotesi ufficiale fu di overdose accidentale, anche se il medico legale ipotizzò il suicidio. Aveva solo 26 anni.




💡 Curiosità e Riscoperta Postuma

  • Il Poeta Enigmatico: La musica di Drake è caratterizzata da un lirismo ermetico e da una tecnica chitarristica complessa, basata sull'uso non convenzionale di accordature aperte.

  • L'Enigma: Molti amici e conoscenti di Drake hanno mantenuto immagini diverse di lui, il che contribuisce al suo fascino come artista "enigmatico" e "solitario".

  • La Riscoperta: Il culto intorno alla sua figura è cresciuto a dismisura decenni dopo la sua morte, in gran parte grazie a un processo di "mitizzazione" e, in tempi recenti, all'uso della sua canzone "Pink Moon" in uno spot pubblicitario della Volkswagen negli Stati Uniti nel 2000.

  • L'Influenza: Oggi, Drake è citato come un'influenza fondamentale da artisti di generi diversi, tra cui Robert Smith dei The Cure, Peter Buck dei R.E.M., Kate Bush e Beck. È il 101° artista discografico più acclamato di tutti i tempi secondo Acclaimed Music.


🎼 L'Omaggio degli Artisti: Le Cover

Sebbene ignorato in vita, l'arte di Nick Drake ha ispirato innumerevoli musicisti, che gli hanno reso omaggio interpretando le sue canzoni.

💿 Album Tributo: The Endless Coloured Ways – The Songs Of Nick Drake

Nel luglio 2023, è stato pubblicato l'album tributo ufficiale The Endless Coloured Ways – The Songs Of Nick Drake, curato dalla Nick Drake Estate e Chrysalis Records, con la partecipazione di una vasta gamma di artisti internazionali:

ArtistaBrano di Nick Drake (Cover)
Fontaines D.C."Cello Song"
Feist"River Man"
Ben Harper"Time Has Told Me"
David Gray"Place To Be"
John Grant"Day Is Done"
Liz Phair"Free Ride"
Philip Selway (Radiohead)"Fly"
AURORA"Pink Moon"
Emeli Sandé"One Of These Things First"
Bombay Bicycle Club & The Staves"Road"

🇮🇹 Omaggio Italiano

Anche la scena musicale italiana ha mostrato una profonda devozione a Drake. Tra i contributi più significativi si citano:

  • Marco Maggiore: Il batterista, compositore e produttore italiano ha incluso una notevole interpretazione di "Pink Moon" nel suo album di cover "PassWords"  (2014). La sua versione, riarrangiata insieme ad Andrea Fossella, bassista della sua band, si distingue per un approccio strumentale e più ritmico rispetto all'originale, confermando la versatilità del brano.

  • Roberto Angelini e Rodrigo D'Erasmo: Hanno pubblicato due album di cover, Pong Moon (con tre tracce di Pink Moon) e Nick Drake Songs in a Conversation (2022), in occasione del 50° anniversario di Pink Moon.

  • Blend: La band lombarda ha pubblicato nel 2001 l'album tributo Five Leaves Theft, che rivisitava integralmente l'album di debutto Five Leaves Left, includendo una loro interpretazione di "Parasite".

  • Annie Barbazza: Ha incluso una versione per solo pianoforte e voce di "Time Has Told Me" nel suo album Annie's Playlist 3 - the Streaming Concerts.

Questi omaggi dimostrano come la musica di Nick Drake abbia abbattuto il cancello dei tempi, raggiungendo il cuore degli ascoltatori di diverse generazioni.

💿 Altre Cover di Nick Drake di Artisti Celebri

Oltre ai contributi inclusi nel tribute album The Endless Coloured Ways (2023), l'omaggio a Nick Drake è iniziato molti anni prima, spesso in modo discreto e sentito, da parte di artisti che hanno riconosciuto il suo genio molto prima della fama mainstream.

Ecco alcuni esempi notevoli di cover di Nick Drake:

ArtistaBrano di Nick Drake (Cover)Anno / AlbumCuriosità
Kate Bush"Man in a Shed"1979 (Kate Bush Live)Una delle prime ad esprimere pubblicamente ammirazione per Drake, ha eseguito questa traccia dal vivo durante il suo "Tour of Life".
Beck"Pink Moon"2002 (Live)Ha eseguito spesso questo brano dal vivo, in particolare dopo che lo spot Volkswagen ne aumentò la popolarità. Beck è un grande ammiratore di Pink Moon.
Brad Mehldau"River Man"2002 (Largo)Il celebre pianista jazz ha offerto una complessa rilettura strumentale di questo brano, dimostrando la profondità armonica delle composizioni di Drake.
The Dream Academy"Northern Sky"1987 (Remembrance Days)La band britannica pop-folk, prodotta da David Gilmour, ha omaggiato Drake con questa versione delicata, contribuendo alla sua diffusione negli anni '80.
Lou Rhodes (Lamb)"Fruit Tree"2006 (The Long Play)La cantante inglese ha incluso una toccante versione di uno dei brani più malinconici di Drake nel suo primo album solista.
Norah Jones"Day is Done"2007 (Live)La sua interpretazione, caratterizzata da un approccio jazz e intimo, evidenzia la struttura melodica raffinata della canzone.
Mark Lanegan"Harvest Breed"2013 (Black Pudding)L'artista ha incluso la cover in un EP con Duke Garwood, donando al brano un tono più cupo e blues.

🌑 L'Influenza su Robert Smith (The Cure)

L'influenza di Nick Drake su Robert Smith, il leader dei The Cure, è profonda e ha radici persino nel nome stesso della band.

1. L'Ispirazione del Nome della Band

L'influenza più sorprendente si trova nel brano "Time Has Told Me", la traccia d'apertura dell'album di debutto di Drake, Five Leaves Left (1969).

Il verso chiave recita:

"Time has told me you're a rare sight. A troubled cure, for a troubled mind."

(Il tempo mi ha detto che sei uno spettacolo raro. Una cura tormentata, per una mente tormentata.)

Secondo alcune fonti, la frase "a troubled cure" (una cura tormentata) fu una delle ispirazioni dirette che portarono Robert Smith e i suoi compagni a scegliere il nome The Cure per la loro band. Questo lega indissolubilmente uno dei gruppi post-punk e gothic rock più influenti alla delicata malinconia del folk di Drake.

2. Atmosfera e Temi

Sebbene i generi musicali siano diametralmente opposti, Smith ha spesso citato Drake come una figura fondamentale, in particolare per la sua capacità di esprimere una malinconia profonda e la sensazione di solitudine e alienazione.

L'uso di testi introspettivi, spesso concentrati sulla natura, il tempo che scorre e l'isolamento emotivo, in album dei The Cure come Faith (1981) e Pornography (1982), risuona con i temi dominanti nell'opera di Drake, sebbene filtrati attraverso un suono più oscuro e post-punk.

3. Riconoscimento Postumo

Robert Smith è stato uno dei tanti artisti che, pur non avendo goduto della musica di Drake durante la sua vita, ne è diventato un forte sostenitore e custode della memoria artistica negli anni successivi. La sua ammirazione conferma la trasversalità e la risonanza emotiva che la breve opera di Nick Drake ha saputo generare su musicisti di generi e generazioni diverse.

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