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lunedì 1 dicembre 2025

🎤 La Voce del Soul Moderno: Morgan James e l'Arte della Trasformazione



Morgan James è molto più di una cantante; è un fenomeno vocale, una narratrice e una vera artista che incarna lo spirito del Soul con un tocco di eleganza teatrale. Originaria di Boise, Idaho, il suo percorso musicale è una testimonianza di dedizione incrollabile, che l'ha portata dal perfezionamento della sua tecnica all'esclusiva Juilliard School (dove ha studiato Opera!) ai palcoscenici di Broadway in produzioni acclamate come Motown: The Musical e Godspell.

Questa fusione di rigore classico e passione per il rhythm and blues è la cifra distintiva della sua musica. James non si limita a cantare: lei interpreta e rivive ogni nota. La sua voce di soprano è uno strumento di potenza e precisione, ma è la sua capacità di infonderle un'emozione cruda e viscerale, tipica delle leggende del soul come Aretha Franklin ed Etta James, a renderla ineguagliabile.

💿 Il Capolavoro Recente: Soul Remains The Same (2025)



Il suo ultimo album, Soul Remains The Same, è un audace e trionfale passo in avanti, che consolida la sua reputazione di artista che sfida i generi. Pubblicato nel 2025, questo progetto è un'eclettica e sbalorditiva raccolta di cover di classici dell'hard rock e del grunge degli anni '80 e '90, riletti attraverso la lente inconfondibile del Soul e del R&B.

“Immaginate Aretha Franklin in studio con gli AC/DC,” ha commentato la stessa James, e l'album mantiene questa promessa elettrizzante.

Un Viaggio di Trasformazione

L'album è un'esplorazione sonora che mette in luce la maestria di James nell'arte della rilettura. Brani come:

  • "Thunderstruck" (AC/DC): Trasformata da un inno rock fracassone in un pezzo funky e pulsante, dove il riff iconico viene sostenuto da una sezione ritmica groove-heavy.

  • "Sad But True" (Metallica): La pesantezza originale cede il passo a un'interpretazione densa e carica di pathos, con la voce di Morgan James che esplora nuove sfumature di vulnerabilità e forza.

  • "Tonight, Tonight" (The Smashing Pumpkins): Il singolo di punta, una rivisitazione malinconica e potente, che mette in risalto il controllo vocale mozzafiato di James, chiudendo l'album con un'intensità quasi operistica e profondamente sentita.

In ogni traccia, James e il suo eccezionale ensemble non si limitano a replicare: estraggono l'anima di queste canzoni, dimostrando che i messaggi emotivi più profondi del rock possono risuonare con una potenza inaspettata se filtrati attraverso il linguaggio del Soul.

🌟 Il Verdetto: Un'Artista da Non Perdere



Morgan James è un faro nella musica contemporanea, capace di rendere omaggio al passato guardando risolutamente al futuro. La sua carriera, ricca di successi a Broadway, acclamate collaborazioni con i Postmodern Jukebox e una discografia solista eclettica, culmina splendidamente con Soul Remains The Same.

Questo non è solo un album; è una dichiarazione. È la prova che il talento, la tecnica e la vera emozione trascendono qualsiasi confine di genere. Se siete alla ricerca di musica che sia allo stesso tempo tecnicamente impeccabile, ricca di soul e sorprendentemente audace, l'ultima fatica di Morgan James è l'ascolto obbligato dell'anno.


🎶 Voto Finale: 5/5 Stelle (Un trionfo del Soul-Rock che ridefinisce il concetto di cover.)

giovedì 27 novembre 2025

👑 Queen: Quando il Rock Incontra l'Inno Pop – La Storia di "News Of The World"

rendiamo omaggio a un album che ha ridefinito il concetto di "inno da stadio" e che ha segnato un punto di svolta nella carriera dei Queen: News Of The World, uscito il 28 ottobre 1977.



In un'epoca in cui il punk rock minacciava di spazzare via il rock progressivo e le sue stravaganze, la band di Freddie Mercury, Brian May, Roger Taylor e John Deacon rispose con una mossa audace: abbracciare la semplicità e la potenza diretta. Abbandonati in parte gli arrangiamenti barocchi dei capolavori precedenti come A Night at the Opera e A Day at the Races, i Queen sfornarono un disco più scarno, immediato e, per certi versi, sorprendentemente "primitivo" nel suo sound, ma capace di raggiungere vette emotive universali.


📰 Un Cambiamento di Rotta Necessario

News Of The World non fu solo un album; fu la risposta dei Queen a un panorama musicale in rapida evoluzione. Il 1977 era l'anno di Never Mind The Bollocks dei Sex Pistols e di The Clash. L'emergere del punk aveva reso il rock sinfonico quasi obsoleto. I Queen, sempre attenti e reattivi, percepirono l'aria che tirava.

Roger Taylor ha descritto l'album come "davvero una nuova ripartenza, è un album più spontaneo". Questa spontaneità si tradusse in sessioni di registrazione più brevi, durate solo due mesi e mezzo, e in arrangiamenti meno stratificati.

Curiosità & Aneddoto Punk: Durante le sessioni ai Wessex Studios, i Sex Pistols stavano registrando nella sala accanto. Ebbe luogo un leggendario, e piuttosto acido, incontro tra Freddie Mercury e Sid Vicious. Si dice che Vicious abbia provocato Mercury chiedendogli: "Sei riuscito a far attaccare quelle spille da balia tutte da solo?", riferendosi al look di Freddie. Mercury, con la sua ineguagliabile grandeur, lo respinse con una frase fulminante che mise a tacere il punk rocker.


🥇 Gli Inni: "We Will Rock You" e "We Are The Champions"

L'impatto culturale del disco si concentra sui due brani d'apertura, nati entrambi da un'unica, cruciale ispirazione: il pubblico.

  • We Will Rock You (Brian May): L'idea nacque dopo un concerto al Bingley Hall di Stafford, quando il pubblico, dopo il bis finale, non smise di cantare. May capì che i fan volevano qualcosa che potessero cantare e fare loro. Per creare il battito iconico "stomp-stomp-clap", i Queen non usarono una batteria (che entra solo nell'assolo finale), ma recuperarono delle vecchie tavole di legno trovate nei Wessex Studios (che facevano parte di una chiesa sconsacrata) e registrarono meticolosamente i suoni del battito di piedi e mani per ricreare il suono di una folla gigantesca. Brian May spiegò che l'effetto folla fu creato con un delay che utilizzava "singole ripetizioni a distanze diverse. E le distanze erano tutte numeri primi. Non c'è nessun echo, non ci sono relazioni armoniche, è per questo che ascoltandola ti sembra di stare nel mezzo di una folla gigantesca." L'unico strumento nel brano è la sua leggendaria Red Special.

  • We Are The Champions (Freddie Mercury): Anch'essa scritta pensando al coinvolgimento della folla. Freddie Mercury disse nel 1978: "Volevo una participation song, qualcosa che coinvolgesse i fan. Certo, ho scritto una cosa più teatrale, non proprio il solito coro da stadio". Inizialmente la band temeva che il brano fosse troppo presuntuoso, ma Freddie era convinto che sarebbe diventato l'inno definitivo. Il pezzo, con la sua maestosità pianistica e la progressione emotiva, è l'esempio perfetto di come i Queen potessero creare un inno pop universale.


💎 Le Altre Gemme: Elettricità, Blues e Dramma Personale

Oltre ai due colossi, News Of The World offre un ventaglio di stili che dimostra l'eclettismo dei quattro:

  • Sheer Heart Attack (Roger Taylor): Nonostante il titolo e la furia proto-thrash/punk (Taylor suona basso, chitarra ritmica e batteria), il brano era stato abbozzato anni prima, ma la sua energia grezza si adattò perfettamente al clima del 1977.

  • All Dead, All Dead (Brian May): La dolce ballad, cantata da May, nasconde una storia personale toccante. Il chitarrista ha rivelato che la canzone era ispirata alla morte del suo gatto quando era bambino. Un brano intimo e struggente che bilancia la potenza degli inni.

  • It's Late (Brian May): Il brano più lungo dell'album, una mini-opera in tre atti che mescola hard rock con una complessa struttura lirica su una storia d'amore. May utilizzò una particolare tecnica chitarristica a "doppio tocco" (tapping) che aveva rubato da un musicista texano.

  • My Melancholy Blues (Freddie Mercury): Un'elegante e sobria traccia pianistica, quasi jazz, che chiude l'album in modo inaspettato, mostrando la versatilità vocale di Mercury e la capacità dei Queen di virare su registri intimi.


🖼️ L'Iconica Copertina: "Frank, il Robot"

La copertina è forse una delle più iconiche della storia del rock. Raffigura un gigantesco robot con gli occhi vuoti, chiamato affettuosamente "Frank" (dall'illustrazione originale), che ha distrutto la band.

  • Curiosità: L'illustrazione originale era di Frank Kelly Freas, un celebre artista di fantascienza, ed era apparsa sulla copertina di una rivista di fantascienza (il numero di ottobre 1953 di Astounding Science Fiction). L'originale mostrava il robot che teneva in mano il cadavere di un uomo. Roger Taylor vide l'immagine, e i Queen chiesero a Freas di ridisegnarla, sostituendo l'uomo morto con i quattro membri della band.


Il Verdetto: L'Album del Contro-Attacco

News Of The World è stato un successo commerciale travolgente, cementando la posizione dei Queen come una delle band più importanti del mondo. Artisticamente, ha diviso i critici: alcuni hanno visto la sua semplicità come un passo indietro rispetto alla complessità passata; altri, invece, l'hanno acclamato come un coraggioso e necessario ritorno alle radici del rock 'n' roll, privo di fronzoli e dritto al punto.

È innegabile che questo album abbia dato alla band i suoi due inni definitivi, brani che trascendono il genere rock per diventare parte della cultura popolare globale. A distanza di decenni, News Of The World resta un testamento della capacità dei Queen di trasformare una crisi in un trionfo, cavalcando l'onda del cambiamento senza mai sacrificare la propria, inconfondibile identità.

Tre Toni di Pura Energia: Il Trionfo !SOLD OUT! dei 3-Tones al Mauritius!


 Domenica 23 novembre 2025, il Mauritius di Fagnano Olona (VA) si è trasformato nel crocevia ideale per gli amanti del suono più viscerale e tecnicamente ineccepibile. La band 3-Tones, composta da Diego Belluschi, Massimo Scoca e Marco Maggiore, con la brillante partecipazione di Nando Boeri, ha regalato al pubblico una serata indimenticabile, un vero e proprio viaggio sonoro tra le sfumature del jazz-rock, fusion, blues e rock.

Un Power Trio Arricchito

I riflettori erano puntati sulla chimica eccezionale tra i membri. Diego Belluschi non è stato solo il chitarrista solista e voce, ma il cuore pulsante dello show. La sua chitarra elettrica, a tratti graffiante e bluesy, a tratti fluida e jazzistica, ha saputo evocare lo spirito di giganti come Robben Ford e Mike Landau, dimostrando una padronanza tecnica unita a una profonda sensibilità espressiva. La sua vocalità autentica, ha cementato il legame con il repertorio blues e rock.



Fondamentale è stata la sezione ritmica, una macchina perfetta che ha fornito la tela dinamica su cui gli assoli hanno potuto dipingere. Massimo Scoca al basso elettrico ha sfoggiato un groove potente e raffinato, essenziale per la fusione, mai banale, tenendo le redini anche nei passaggi più complessi alla maniera dei Los Lobotomys. Marco Maggiore alla batteria è stato un metronomo implacabile e allo stesso tempo una fonte inesauribile di idee ritmiche, garantendo la propulsione necessaria per attraversare generi diversi.



I Pilastri Ritmici dei 3-Tones

🎸 Massimo Scoca: Il Tessitore di Groove

Massimo Scoca è un bassista che porta sul palco una notevole esperienza nel campo della musica strumentale e della fusion.

  • Stile e Tecnica: Il suo approccio al basso è caratterizzato da un suono robusto e definito, essenziale per il genere jazz-rock/fusion. Scoca è noto per la sua capacità di mantenere un groove profondo e complesso anche su armonie e metriche impegnative, dimostrando di essere un vero anchorman della sezione ritmica.

  • Influenze: Il suo stile richiama la precisione e l'inventiva dei grandi bassisti della fusion, da Jeff Berlin a Jimmy Haslip (dei Yellowjackets o Tribal Tech, quest'ultimo citato nel repertorio dei 3-Tones). È in grado di alternare solidi walking bass di derivazione jazzistica a pattern funk e rock.

  • Ruolo nei 3-Tones: Nel contesto del trio, Scoca non si limita a "tenere il tempo", ma dialoga costantemente con la chitarra di Belluschi e le tastiere di Boeri, fornendo linee di basso melodiche che arricchiscono l'arrangiamento complessivo.

🥁 Marco Maggiore: L'Architetto Ritmico

Marco Maggiore è un batterista eclettico e tecnicamente preparato, con un curriculum che spazia dal rock alla didattica.

  • Versatilità e Sound: Maggiore è un musicista richiesto in diverse formazioni grazie alla sua versatilità. Nel genere fusion, la sua abilità è quella di combinare la potenza e l'impatto tipici del rock con la sottigliezza e la dinamica necessarie per il jazz. Il suo drumming è dinamico, capace di creare grandi esplosioni sonore e passaggi più delicati.

  • Esperienza: Marco Maggiore vanta una lunga esperienza in studio e in tour con diversi artisti, spesso in ambito rock e fusion. Questo lo rende particolarmente efficace nel gestire le improvvisazioni, sapendo esattamente quando spingere l'energia e quando creare spazio per gli assoli altrui.

  • Didattica: Oltre all'attività live, è noto anche per il suo impegno nella didattica, un elemento che sottolinea la sua profonda conoscenza teorica e pratica dello strumento, che si traduce in una grande chiarezza esecutiva sul palco.

L'accoppiata Scoca-Maggiore è il motore che permette ai 3-Tones di spaziare con credibilità da un brano di Charlie Parker a uno dei Tribal Tech, mantenendo sempre un'impressione di assoluta solidità e coesione.




L'aggiunta di Nando Boeri alle tastiere ha elevato il sound del trio, donando profondità e armonie sofisticate, in particolare nei momenti di pura estrazione jazzistica, omaggiando con gusto e rispetto figure come Herbie Hancock e le atmosfere alla Tribal Tech.





Repertorio e Improvvisazione: Tra Storia e Istantaneità

Il repertorio proposto è stato un vero manifesto di eclettismo. Dalle complesse trame strumentali del jazz-rock (citando Tribal Tech e la scena di Los Lobotomys) ai riff blues carichi di sentimento (Robben Ford), fino a sorprendenti rivisitazioni di icone del jazz come Charlie Parker e Miles Davis, e persino un tocco dei Beatles, la band ha dimostrato un'ampiezza di vedute straordinaria.

Ma è stata l'improvvisazione a definire i momenti più alti del concerto. Gli assoli non sono stati semplici esecuzioni virtuosistiche, ma autentiche conversazioni musicali tra i quattro. Belluschi e Boeri si sono lanciati in dialoghi accattivanti e sempre freschi, sostenuti con fervore dalla ritmica di Scoca e Maggiore. Questa capacità di creare musica "qui e ora", con un'intesa quasi telepatica, è il segno distintivo di musicisti di altissimo livello.

Atmosfera e Veracità

Il vero successo della serata, oltre alla qualità musicale, è stata l'atmosfera. L'energia contagiosa della band si è riversata sul pubblico, creando un clima di autentico e sincero divertimento. Non c'era traccia di formalismo, ma solo la gioia pura di fare e ascoltare buona musica. I 3-Tones hanno saputo celebrare la loro passione con il sorriso, e il Mauritius ha risposto con un entusiasmo palpabile.

In conclusione, il concerto dei 3-Tones al Mauritius è stato un'esperienza che ha superato le aspettative. Una lezione di stile e versatilità che conferma come il linguaggio della fusion, quando suonato con questa maestria e cuore, sia in grado di unire tradizione e innovazione in uno spettacolo vibrante e memorabile. Assolutamente da rivedere!

Contributo fotografico di Mara Gandolfi

lunedì 17 novembre 2025

🎸 Recensione: "Candyman" di Steve Lukather – Un Vertice di Jazz-Rock e Fusion (DISCHI FONDAMENTALI)

 


L'album "Candyman" (1994) di Steve Lukather non è semplicemente il secondo lavoro solista del leggendario chitarrista dei Toto, ma si erge come un album di riferimento essenziale all'interno dei generi Jazz-Rock e Fusion. In un periodo in cui la musica rock mainstream tendeva a semplificarsi, Lukather, affiancato dal nucleo della sua band parallela Los Lobotomys, ha dato alle stampe un'opera di strabiliante complessità tecnica ed emozionale, che celebra il virtuosismo e l'interplay collettivo.

Il disco è un'esplosione di energia e dinamismo, muovendosi con disinvoltura tra brani di rock progressivo (come l'epica Never Walk Alone o la complessa Froth), intense espressioni di jazz-rock strumentale (Party in Simon's Pants) e momenti di blues rock viscerale (Extinction Blues, Borrowed Time). Lukather dimostra una maturità vocale e compositiva notevole, ma è la sua chitarra a brillare con un timbro riconoscibile e una tecnica senza pari. I suoi assoli sono conversazioni appassionate, un mix perfetto di precisione chirurgica e feeling blues.

Ciò che rende "Candyman" un pilastro della Fusion è l'approccio live in studio e l'alchimia della formazione. Il batterista Simon Phillips (che proprio in quel periodo entrava nei Toto) offre una performance mozzafiato, definendo un groove potentissimo che fonde precisione jazz e potenza hard rock. La sezione ritmica, completata dal basso solido di John Peña e dalle tastiere magistrali di David Garfield, crea un tappeto sonoro denso e avvolgente, perfetto per le improvvisazioni. L'album cattura l'essenza di una jam session di altissimo livello, un manifesto di musicisti che suonano per il puro piacere della musica, elevando il livello di ogni traccia a standard di eccellenza.

"Candyman" è l'esempio lampante di come il virtuosismo possa sposarsi con l'anima e l'accessibilità, rendendolo un ascolto obbligato per chiunque voglia comprendere la fusione tra la potenza del rock e l'armonia complessa del jazz.




📋 Dettagli Tecnici e Credit Completi

🗓 Date di Incisione e Pubblicazione

  • Incisione: Marzo – Novembre 1993

  • Pubblicazione: 29 Marzo 1994 (Columbia Records)

🎙 Studio di Registrazione e Mastering

  • Registrazione e Mixaggio: Capitol Studios, Hollywood, California

  • Overdub: Devonshire Sound Studios, North Hollywood, California

  • Mastering: A&M Studios, Hollywood, California

🎶 Line Up Principale e Ospiti

RuoloArtistaNote/Contributi
Voce Solista, Cori, ChitarreSteve LukatherTutte le chitarre, voce solista e cori.
Tastiere, Piano AcusticoDavid GarfieldCo-autore di molti brani, nucleo di Los Lobotomys.
BatteriaSimon PhillipsPerformance eccezionale, co-autore di Party in Simon's Pants.
BassoJohn Peña
OrganoDavid PaichOrgano Hammond in Never Walk Alone.
PercussioniLenny Castro
PercussioniChris Trujillo
SassofoniLarry Klimas
CoriFee WaybillMembro dei The Tubes, co-autore di diversi brani.
CoriRichard PageMembro dei Mr. Mister.
CoriKevin Curry

🎛 Produzione e Tecnici

RuoloArtista
ProduzioneSteve Lukather
Produzione, Registrazione, MixaggioTom Fletcher
Registrazione OverdubErich Gobel, Lee Waters
Assistente Ingegnere (Tracking)Peter Doell, Charlie Paakkari, Bill Airey Smith
Assistente IngegnereSean O'Dwyer
MasteringArnie Acosta

💿 Tracklist Completa

N.TitoloDurataCompositoriNote/Ospiti
1Hero with a 1,000 Eyes6:31S. Lukather, D. Garfield, F. Waybill
2Freedom4:08J. HendrixCover di Jimi Hendrix.
3Extinction Blues4:59S. Lukather, D. Garfield, F. Waybill
4Born Yesterday7:08S. Lukather, D. Garfield, F. Waybill
5Never Walk Alone9:42S. Lukather, D. GarfieldCon David Paich all'organo.
6Party in Simon's Pants5:45S. Lukather, S. PhillipsBrano strumentale (titolo scherzoso ispirato a Simon Phillips).
7Borrowed Time7:20S. Lukather, D. Garfield, F. WaybillSingolo estratto dall'album.
8Never Let Them See You Cry5:03S. Lukather, D. Garfield, F. Waybill
9Froth9:41S. Lukather, D. GarfieldBrano strumentale.
10The Bomber5:32J. Walsh, V. GuaraldiCover di Joe Walsh / Vince Guaraldi.
11Song for Jeff7:07S. Lukather, D. GarfieldDedicata a Jeff Porcaro, co-fondatore dei Toto, scomparso nel 1992.
12Red HouseN/DJ. HendrixBonus Track (per le edizioni USA e Giappone).

✨ Curiosità Varie

  • Los Lobotomys: "Candyman" è sostanzialmente un album di Los Lobotomys, la band parallela di Lukather e David Garfield, anche se fu pubblicato come album solista di Lukather in Europa. Negli Stati Uniti e in Giappone, a volte veniva accreditato a Steve Lukather and Los Lobotomys. Questo riflette l'approccio collaborativo del disco.

  • Registrazione "Live": Lukather ha dichiarato che l'album è stato registrato in modo molto semplice, in gran parte con take dal vivo (90% live), inclusi molti assoli, con pochissime sovraincisioni (principalmente voci e occasionali tastiere/percussioni). Voleva catturare l'energia grezza della performance dal vivo.

  • Influenze Visibili: Lo stile del disco abbraccia apertamente influenze di band come Pink Floyd, Cream, Led Zeppelin, e chitarristi come Jimi Hendrix, David Gilmour ed Eric Clapton.

  • Omaggio a Porcaro: La traccia conclusiva, Song for Jeff, è un toccante omaggio strumentale a Jeff Porcaro, il batterista originale dei Toto e amico fraterno di Lukather.

  • Edizione 5.1: Nel 2002, l'album è stato ripubblicato in formato 5.1 DTS per sistemi compatibili, con il mixaggio curato da Elliot Scheiner. 

Il concerto più noto e di alta qualità risale al 1994 ed è stato registrato per il programma televisivo tedesco "Ohne Filter" (in Baden-Baden). Questo filmato cattura perfettamente l'energia e l'interplay che hanno caratterizzato la registrazione dell'album in studio.

Ecco un'opzione per visualizzare l'intero concerto e alcune tracce chiave da "Candyman":

📺 Concerto Completo "In Concert - Ohne Filter 1994"

  • Titolo: Steve Lukather & Los Lobotomys: In Concert - Ohne Filter 1994 [Full DVD]

  • Contenuto: L'intera esibizione, che include la maggior parte dei brani di Candyman come Hero With A 1000 Eyes, Freedom (cover di Hendrix), Extinction Blues, Never Walk Alone e The Bomber. È un'eccellente testimonianza dell'abilità improvvisativa della band.

  • URL: Steve Lukather & Los Lobotomys: In Concert - Ohne Filter 1994 [Full DVD]

🎶 Tracce Singole Live in Evidenza

Questi video ti permetteranno di "ascoltare" e "vedere" l'interazione tra Lukather, Simon Phillips e David Garfield, comprendendo appieno perché l'album sia considerato un vertice della Fusion. Buon ascolto!

venerdì 14 novembre 2025

"Lavorare con un genio. Franco Battiato raccontato dai suoi artisti" Un'Opera Essenziale per Comprendere il Maestro Siciliano


DISPONIBILE DAL 30 NOVEMBRE 2025

"Lavorare con un genio. Franco Battiato raccontato dai suoi artisti", scritto da Walter Pistarini e Gianfranco D'Adda, edito da Jaca Book, non è semplicemente un altro libro su Franco Battiato, ma si preannuncia come un'opera imprescindibile e di grandissimo valore per chiunque voglia esplorare la figura del Maestro da una prospettiva unica e privilegiata. 


Punti di Forza dell'Opera

  • Prospettiva Inedita e Autorevole: Il cuore pulsante del volume risiede nelle voci dirette di coloro che hanno avuto il privilegio e l'onore di collaborare professionalmente con Battiato. Queste testimonianze, raccolte con cura dagli autori, offrono uno spaccato intimo e autentico sul suo metodo di lavoro, sulla sua profonda spiritualità e sull'inesauribile genio creativo che lo ha reso un'icona.

  • Approfondimento Umano e Artistico: L'aggettivo "genio" nel titolo non è casuale. Il libro riesce a bilanciare l'ammirazione per l'artista con la descrizione dell'uomo, rivelando la sua umanità, le sue eccentricità, la sua visione olistica dell'arte e della vita, elementi fondamentali per comprendere la sua intera produzione.

  • Ricchezza di Contenuti Aggiuntivi: Il volume si distingue per la sua completezza e per l'apparato critico di supporto. Le informazioni reperite indicano la presenza di una bibliografia e una discografia aggiornate, ma soprattutto di un'appendice inedita contenente oltre 1000 date dei concerti di Battiato, un vero "unicum" che rappresenta un tesoro inestimabile per fan e studiosi.


Informazioni sulla Pubblicazione e sugli Autori

Il libro è frutto della collaborazione tra due figure ben inserite nel panorama musicale e giornalistico:

La Pubblicazione

  • Titolo: Lavorare con un genio. Franco Battiato raccontato dai suoi artisti

  • Autori: Walter Pistarini, Gianfranco D'Adda

  • Editore: Jaca Book

  • Anno Edizione: 2025 (La disponibilità è indicata a partire dal 30 novembre 2025).

  • Formato: Brossura, circa 336 pagine.

  • ISBN: $9788816418783$

  • Collana: Musica (indicando la specificità del contenuto).

Gli Autori

  • Walter Pistarini: È una figura di riferimento nel giornalismo musicale e nella critica, con una comprovata esperienza nell'analisi e narrazione delle grandi icone della musica italiana. È noto, ad esempio, per aver curato altre opere significative come il libro-intervista $Franco\ Battiato.\ Lavorare\ con\ un\ genio$ (2024), che sembra aver anticipato o essere una fase del lavoro culminato in questa pubblicazione.

  • Gianfranco D'Adda: Musicista di spicco e batterista, vanta una collaborazione storica proprio con Franco Battiato, avendo suonato con lui in momenti cruciali della sua carriera, in particolare nel periodo delle prime sperimentazioni elettroniche e delle avanguardie. La sua conoscenza diretta e la sua esperienza "sul campo" conferiscono al racconto un grado di autenticità e profondità ineguagliabile.


Conclusione

In sintesi, "Lavorare con un genio" si presenta come un'opera magistrale, non solo per il pregio delle testimonianze raccolte e per l'indubbia statura dei collaboratori intervistati, ma anche per la cura filologica che gli autori, Pistarini e D'Adda, hanno infuso nel progetto. Questo volume è destinato a diventare un punto di riferimento per decifrare il complesso e affascinante universo di Franco Battiato, offrendo al lettore una bussola per orientarsi tra la sua musica, la sua filosofia e la sua inimitabile spiritualità. Un acquisto caldeggiato e doveroso per chiunque ami la vera musica d'autore.

Prenota Il Libro:

🥁 La Rivoluzione del Ritmo: Storia ed Evoluzione della Batteria Acustica

Il batterista Gavin Harrison con la sua batteria Sonor SQ2 La batteria acustica, oggi cuore pulsante di quasi ogni genere musicale, è il ris...